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Archivio (OLD)

 

  fate in modo che l’Erode del Teatro non sia più furioso dell’Erode della storia, evitate ve ne prego, un tal difetto.
Se la vostra pittura è esagerata o fiacca, farete ridere  gli ignoranti e soffrire i giudiziosi, la cui censura deve trionfare
sempre nell’opinione vostra sugli applausi della moltitudine.
Sonovi attori che ho veduti ed intesi encomiare con lode eccessive…  così male imitavano l’uomo!”
 
E che si incominci ora !  

Sono innamorato di ogni mattone che hanno reso possibile una  esperienza creativa che mi ha gratificato e continua a gratificarmi, di ogni testo  scritto, riscritto, diretto e/o  interpretato, tutti, ma proprio tutti  per una ragione o l’altra mi rimarranno impressi come una esperienza incancellabile.

Quando si conclude un mio spettacolo, dopo che gli applausi (veri o di forma) si sono esauriti, ho necessità di rimanere da solo  fino a quando non  scarico completamente la mia energia potenziale residua, quell’adrenalina ancora in circolazione tra neuroni ancora attivi ad alto voltaggio.

Ho bisogno,  anche per una manciata di minuti, il tempo di una sigaretta o riordinare qualche cavo,  di confrontarmi da solo con me stesso.

Io sono il giudice più spietato di me stesso.  " Quando stai da solo e non hai il problema di -apparire-, puoi  fare liberamente i conti con te stesso" ,  spesso  emozioni ancora prigioniere per respirarle avidamente  nella mia intimità prima di sottopormi al  “ festino dei ringraziamenti”.

Sarei ipocrita se dicessi che non mi fanno piacere le gratificazioni finali e poi col tempo ho imparato anche a distinguere i commenti di forma da quelli sinceri che lasciano traccia nel cuore.

Ma chi più di tutto mi lascia un segno indelebile, una gratificazione senza pari  è la gioia liberatoria di coloro che hanno condiviso un mio sogno e gli hanno dato vita.

Hanno scelto di lasciarsi  spiare  dal buco della serratura da occhi estranei e subire il giudizio severo  mentre vivono  un'altra vita  attraverso il grande gioco del Teatro.

 Li osservo mentre  raccolgono abbracci, baci e complimenti  dall’amico/a  del cuore, dalla madre, padre, sorella, fratello e  spesso anche da estranei spettatori ai quali hanno lasciato una traccia “vera” e  provo a catturare e “rubare”  l’epifania che quasi sempre vivono in quel momento. 

 

Ho colorato i sogni di tante persone
E poi?
Li ho sbiaditi … dissolti
E loro?
Conservano i ricordi  belli
Ed io ?
Aspetto Godot
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