- Lettera a Stefania
- giovane attrice di un Teatro che non c’è
.
-
- Cara Stefania,
- Cos’è il Teatro ?
- Non saprei ! Ogni scena è un respiro
diverso, una liberazione e quando non se né può più, allora:
- SCAPPARE! LIBERARSI! Via fuori dal Teatro!
CANCELLARE!!!
- È un gioco, solo un gioco ... difficile
rinunciare al gioco. L'attrazione del palco, del finto ...dell'altra vita è
notevole!
- Qual’ è la forza misteriosa che attira verso
quest'amato-odiato Gioco del Teatro mi è ignota, quando me lo si chiede,
spontaneo mi viene alla mente il grande Artaud:
- "... è il grido disperato del
guerriero massacrato..."
- poi per un senso di "incivile e incoerente
pudore" invento altre risposte...
- Le invento perché ho sempre confuso
l'umanità con gli uomini.
- Recitare ... se si tratta di recitare io non
ho mai saputo recitare.
- Recitare: che brutta parola!
- "... Pasteggia la vita ragazza... consumala
tutta la vita, ragazza...
- ma non viverla solamente...pasteggiala, pasteggiala
ragazza!
- Pasteggia ogni tuo pensiero, ma che sia tuo e non altro di altri...
- esplodi fuori i tuoi colori affinché' siano
tuoi e non prigionieri di te o altro di altri...
- liberati dal male e così sia ! "
- " Non farti imprigionare dalle favole o
dall'esplosione di note e freddi coni di colori rosso e blu.
- Modella i tuoi
pensieri affinchè essi siano scariche ad alto voltaggio, archi infernali di
poli che si sovrappongono, un perfetto equilibrio tra l'ispirazione e
l'espressione che fanno di un pensiero un opera d'arte ...eterna!
- E
l'ectoplasma si trasforma in corpo, aria...ALTRA VITA!"
-
- Una vita nuova dove puoi liberarti,
scardinare le resistenze, vivere l'altro sogno senza quel timido "incivile ed
incoerente pudore" …
- ed i ricordi si confondono con i sogni, le
fantasie, la menzogna.
- Puoi essere Amleto, Satana, l'Immacolata ...
finto per gli altri, ma in realtà è una porzione di te che vive, da sempre
sepolta...
- Ed è bello, vivere così intensamente i
ricordi, i pensieri agro dolci "tuoi - non tuoi" senza l'assillo di quel
"incivile e incoerente pudore" che la vita, quella normale, quella standard, ha imposto.
- E perché non credere al sogno, a quel
meraviglioso Gioco del Teatro?
- Mi vengono alla mente «mercanti
d’arte», che ragionano con il cuore (POCO) e con il cervello (TANTO), parlano
a volte di pandomima e di Brecht e sono professori del «mestiere», li ho visti
«calpestare» il legno del palcoscenico o insegnare a tradire il gioco del
teatro. "Così male imitavano l’uomo"
- Li riconosci perchè i loro respiri non
hanno odore ed i loro silenzi non hanno colori, evita di guardare i loro occhi
, specchi senza verità che ti spiano, ti vivisezionano, quegli occhi da
giudice e boia o da cavaliere immacolato , quegli occhi che giocano a
demolire, calpestare … scappa da loro, non lasciarti imprigionare.
- Comunica con " l'altro linguaggio" , quello
del cuore. Non ridurre il gioco del Teatro in uno specchio senza dubbi , ove
tutto è razionalmente spiegato, dimostrato, illustrato, quadrato ... ato!!!
- Mi deprime un Teatro di talenti, funzionale,
efficace senza il DUBBIO .
- Lascia invece che il dubbio ti assale
su ogni parola , passione o sentimento vissuto nel Gioco , affinchè il tempo
incondizionatamente confonderà i sogni , i ricordi vissuti o giocati e le
fantasie e tutto diventerà vero.
- Ed un giorno dirai : ... l'ho
vissuta e l'ho sognata la vita !
- Cos’è il Teatro? E’ tutto questo...
Così è se ti pare !